Trattamenti medici per aumentare le probabilità di concepimento

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Avere un bambino è, per alcune coppie, la massima espressione di un amore che si rende tangibile. Purtroppo, però, non sempre desiderarlo con tutte le proprie forze è sufficiente perché questo sogno si avveri. Può succedere che, nonostante i tentativi mirati e le accortezze su stile di vita e abitudini, il momento tanto atteso tardi ad arrivare, e che la coppia decida di cominciare a cercare soluzioni più drastiche per aumentare le probabilità di concepimento.

In questo articolo ci soffermeremo sui trattamenti medici a disposizione di chi si sta scontrando con la difficile realtà dell’infertilità, circa 1 coppia su 10 secondo alcune statistiche, analizzandone vantaggi e difetti.

Differenza tra infertilità e sterilità

Cominciamo dalle parole: innanzitutto è necessario comprendere la differenza tra infertilità e sterilità, e in che modo rapportarsi alle due condizioni per avere più chance di aumentare le probabilità di concepimento.

Si parla di infertilità quando, dopo 12 mesi di rapporti regolari, mirati e non protetti, non si riesce a portare a termine una gravidanza. In questo caso può trattarsi di una condizione transitoria, risolvibile in diversi modi, talvolta anche solo con cambiamenti radicali nello stile di vita, prima ancora che con il ricorso a trattamenti o procedure mediche.

La sterilità, invece, è una condizione patologica che causa impossibilità di concepire in maniera naturale. Se uno o entrambi i genitori sono sterili, è necessario ricorrere alla fecondazione assistita.

Entrambe le condizioni, infertilità e sterilità, possono interessare sia gli uomini che le donne.

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Fattori e abitudini che possono incidere sulle possibilità di concepimento

Ci sono diversi fattori che possono rendere più difficile il concepimento.

Età dei genitori

L’età è una variabile importante, soprattutto se si considera che le giovani generazioni tendono sempre più a ritardare il momento di diventare genitori, spesso a causa di condizioni lavorative poco stabili, assenza di incentivi e stipendi inadeguati al crescente costo della vita.

Tuttavia è un fattore che può giocare un ruolo cruciale nella ricerca di una gravidanza, e che può penalizzare soprattutto le donne.

In linea di massima, dopo i 30 anni, gli ovociti iniziano a invecchiare e a calare drasticamente di numero. Se tra i 20 e i 30 anni le probabilità di concepire entro un anno sono superiori al 90%, a 30 anni scendono all’87%, dopo i 35 si passa a un 75%, mentre a 40 anni la probabilità cala drasticamente al 10%, per poi sfiorare lo zero negli anni precedenti la menopausa.

A ciò si aggiunge una minore qualità degli ovuli, con più probabilità di difetti genetici e aborti spontanei, e un generale assottigliamento della parete endometriale, che potrebbe rendere più complesso l’impianto della blastocisti e il corretto proseguimento della gravidanza.

Abitudini poco sane

Altro fattore chiave che può influire sulla salute riproduttiva è lo stile di vita. Alimentazione sregolata, abuso di alcol o di sostante e il vizio del fumo possono impattare notevolmente sulla qualità dell’ovulazione o dello sperma.

Per questo motivo, una delle prime raccomandazioni, quando si vogliono aumentare le probabilità di concepimento, è migliorare la dieta e dedicarsi ad abitudini più sane, eliminando, se possibile, fumo e alcol.

Altro fattore da non sottovalutare è lo stress, il cui impatto sulla fertilità, sia maschile che femminile, è stato oggetto di numerosi studi.

Cause fisiologiche

È possibile che la gravidanza tardi ad arrivare a causa di fattori fisiologici che influiscono sulla produzione dei gameti o sul corretto impianto dello zigote: alterazioni nel meccanismo dell’ovulazione, danneggiamenti delle tube o della parete uterina a seguito di infezioni o malattie a trasmissione sessuale, o presenza di fibromi possono esserne alcuni.

Ulteriore ostacolo al concepimento è il peso corporeo: in caso di obesità o di eccessiva magrezza, la qualità dell’ovulazione e della produzione di gameti potrebbe subire un calo. In queste situazioni in particolare, è consigliabile il supporto di un medico, giacché non sempre queste condizioni sono dovute soltanto a sedentarietà o cattiva alimentazione.

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Trattamenti medici per aumentare le probabilità di concepimento

Aumentare le probabilità di concepimento foto di medico che visita una donna incinta

Se i problemi di infertilità persistono, il medico potrebbe valutare la possibilità di un piano terapeutico, generalmente volto alla stimolazione ovarica controllata. In questi casi, e sempre con la supervisione di uno specialista, si ricorrerà a farmaci ormonali per aumentare le probabilità di concepimento.

Gonadotropine

Le gonadotropine sono la soluzione più utilizzata per i trattamenti di fertilità nelle donne. Si tratta di una famiglia di ormoni il cui effetto è stimolare le gonadi. Il principio attivo può variare a seconda del farmaco scelto, così come la modalità di somministrazione, che può essere iniettabile, intramuscolare o sottocutanea.

Tra i principi attivi più utilizzati ci sono:

  • Follitropina, che induce lo sviluppo di più follicoli ovarici, ed è utilizzata nei percorsi di fecodazione assistita.
  • Gonadotropine urinarie della menopausa altamente purificate, che contengono FSH ed LH per uno sviluppo follicolare multiplo e simultaneo.
  • Ormone hCG o Gonadotropina corionica umana, in grado di portare a termine la maturazione degli ovociti in 36 ore.
  • Corifollitropina alfa, simile all’ormone follicolo-stimolante, utilizzata per stimolare la produzione dei follicoli ovarici e di estrogeni.
  • Follitropina alfa e lutropina alfa, molecole simili agli ormoni FSH ed LH rispettivamente, utilizzate per stimolare la crescita e la maturazione dei follicoli delle ovaie.
  • Follitropina beta, anch’essa utilizzata per l’induzione controllata della stimolazione ovarica.

Analoghi del GnRH

Si tratta di farmaci che stimolano la produzione degli ormoni responsabili del ritmo del ciclo ovarico, utilizzati allo scopo di regolarizzarlo e controllarne le fasi dall’esterno. In ogni caso, vanno assunti sempre sotto supervisione di uno specialista, che si occuperà di monitorare lo stato della mucosa uterina e, nei percorsi di fecondazione assistita, della raccolta degli ovuli.

Progesterone

Somministrato solitamente per via vaginale, il suo scopo è supportare la produzione ormonale nella fase lutea del ciclo nei casi in cui questa sia insufficiente.

Estrogeni

In caso di donazione di ovuli o trasferimento di embrioni, li si utilizza per preparare l’endometrio e renderlo più ricettivo all’impianto.

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Vantaggi ed effetti collaterali dei trattamenti di fertilità

Vantaggi e svantaggi dei trattamenti sopra menzionati vengono solitamente valutati con cura insieme al medico che si occuperà di supervisionare il percorso verso la gravidanza.

Tra i vantaggi vi è indubbiamente la possibilità di aumentare le probabilità di concepimento anche di molto: generalmente la probabilità di successo aumenta di una forbice compresa tra il 15 e il 30%.

Tra gli svantaggi, vale la pena di menzionare la lunghezza del percorso terapeutico e la necessità di affiancarlo a frequenti interventi e visite di controllo.

Disturbi altrettanto frequenti sono: vampate di calore, cefalea, alopecia e occasionalmente disturbi visivi. Inoltre, un ovaio iperstimolato potrebbe ingrossarsi e causare tensione o dolori addominali e, nei casi più gravi, il rischio di tromboembolismo.

Sempre poiché l’attività ovarica è iperstimolata, bisogna tenere in conto la possibilità di gravidanze gemellari in caso di successo.

Non è, invece, stato osservato un aumento del rischio di insorgenza di tumori mammari, uterini o ovarici, né un precoce inizio della menopausa, paure abbastanza comuni nelle donne che scelgono di sottoporsi a questi trattamenti.

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