Stimolare lo sviluppo del linguaggio nel bambino: una strategia in 5 passi

5 idee per stimolare lo sviluppo del linguaggio nel bambino

Dalle prime attesissime paroline alle frasi di senso compiuto, lo sviluppo nel linguaggio nel bambino è un processo sfaccettato che può essere una grande avventura anche per i genitori. Non tutti sanno, infatti, che i grandi possono accompagnare i bambini nella loro esperienza di apprendimento del linguaggio, e che i questi ultimi accolgono e imparano a grande velocità quanto più si sentono stimolati.

In questo articolo andremo alla scoperta di cinque consigli per aiutare i bambini a diventare fluenti nel linguaggio e apprenderne le sfumature.

Dai primi vocaboli alle frasi di senso compiuto

Come anticipato in apertura, lo sviluppo del linguaggio è un’esperienza che varia da bambino a bambino, ma è possibile identificare delle tappe fisiologiche comuni alla maggior parte di essi.

In generale, i bambini pronunciano le prime parole – le classiche mamma, papà, pappa, nanna tra gli 11 e i 13 mesi.

Il secondo anno di vita è poi costituito da due fasi contrapposte. Tra i 12 e i 16 mesi, il vocabolario è ancora relativamente basilare, mentre tra i 17 e i 24 mesi si assiste a una vera e propria esplosione linguistica, nella quale il piccolo apprende nuovi vocaboli a grande velocità e comincia a comporre le prime frasi di senso compiuto.

Da questo momento in poi, l’apprendimento del linguaggio prosegue senza sosta e, se si desidera stimolarlo, si può procedere con frasi più semplici fino a circa 4 anni di età, per poi passare all’elaborazione di concetti più complessi intorno ai 5 anni.

5 consigli per stimolare lo sviluppo del linguaggio nel bambino

È possibile stimolare lo sviluppo del linguaggio nel bambino, a patto che lo si faccia in maniera adeguata. La mente dei bambini molto piccoli viene spesso paragonata a una spugna per la sua capacità di apprendere e ritenere nuove idee e concetti in maniera rapida e duratura, se correttamente stimolata. In tal senso, la migliore strategia è far leva sul gioco e sull’interazione attiva, in modo che il bambino si senta stimolato e mantenga alta la sua attenzione durante la fase di apprendimento.

Ecco 5 strategie per stimolare lo sviluppo del linguaggio in maniera efficace e creativa.

Aiutati con i gesti e le espressioni

Sin da piccolissimi, i bambini sono estremamente ricettivi alle espressioni delle persone che hanno intorno. Anche quando le loro capacità visive non sono pienamente sviluppate, quindi a pochi giorni di vita, reagiscono in maniera attiva al contatto visivo diretto e, in generale, nei primi mesi di età non hanno altro modo di comprendere il mondo se non elaborando le espressioni che vedono sui visi delle altre persone.

Per questo motivo, più saremo espressivi, più i piccoli presteranno attenzione a ciò che diciamo loro e riterranno i concetti che esprimiamo.

Stesso discorso vale per i gesti. I movimenti e le posizioni del corpo comunicano più di quanto non siamo in grado di realizzare: sottolineano i concetti più importanti, trasmettono il nostro umore e la nostra disposizione interna e, in alcuni casi, possono addirittura mimare azioni e descrizioni. Accompagnare le parole con i gesti è, quindi, un modo efficace per insegnare al bambino nuovi vocaboli e il modo di utilizzarli in una frase.

Gioca con il bambino in maniera attiva

stimolare lo sviluppo del linguaggio attraverso il gioco

Giocare insieme è il modo più efficace per stimolare lo sviluppo del linguaggio nel bambino, ma attenzione: bisogna essere attivamente coinvolti perché l’interazione sia produttiva. Questo vuol dire porre domande, stimolare la curiosità e accompagnarsi con l’immaginazione.

Giocare con le bambole, ad esempio, è un modo per imparare i termini che identificano le parti del corpo, mentre costruzioni e automobiline aiutano ad esplorare il vocabolario relativo alle azioni quotidiane. Ma è necessario ricordare che i bambini non nascono conoscendo le parole che ci si aspetta da loro, e bisogna guidarli nell’apprendimento.

Quando si gioca con un camioncino dei pompieri, ad esempio, si può chiedere “Chi è che guida il camion? Di che colore è? Dove mettiamo la macchina quando torniamo a casa? e così via. Quando si gioca con attrezzi da cucina, si può chiedere ai bambini di raccontare la procedura per la realizzazione di una ricetta:Che ingredienti usiamo per la zuppa? Dove la cuociamo? Che sapore ha?”.

Lo stesso procedimento, ovviamente con le dovute misure di sicurezza, si può applicare durante lo svolgimento delle faccende domestiche insieme ai membri della famiglia.

Leggigli e raccontagli storie

bambino che legge un libro

Le storie sono fonte di grande crescita per il bambino e non solo in termini di sviluppo del linguaggio. Stimolano l’attenzione, la comprensione e la fantasia, e sono un ottimo modo per apprendere vocaboli complessi che raramente verrebbero utilizzati nel parlare quotidiano.

In tal senso, è importante non sottovalutare la capacità di comprensione del bambino: anche davanti a un vocabolo insolito, i piccoli sono in grado di apprendere in maniera sorprendentemente efficace se gli si spiega il loro significato e si pone attenzione alla corretta pronuncia.

Un ulteriore aiuto arriva dalle illustrazioni. In particolare quando i bambini sono molto piccoli, confrontare ciò che viene letto con le immagini permette loro di associare le parole ai dettagli e alle azioni, aiutandoli a formulare nuovi concetti.

Concedigli tempo per formulare frasi e richieste

Soprattutto nei primi anni di vita, i bambini potrebbero impiegare qualche secondo in più per formulare frasi e richieste in maniera corretta. Rispettare quel tempo è fondamentale e porterà frutti sul lungo termine.

Prima di tutto, è importante non sostituirsi a loro e non anticipare le loro risposte: anche se abbiamo già capito cosa il piccolo sta chiedendo, attendere che completi la richiesta lo stimolerà a concludere il suo pensiero. Se il bambino ancora non pronuncia bene le parole, si può ripetere ciò che ha detto utilizzando la pronuncia o il vocabolo corretto, in modo che si abitui al suo utilizzo all’interno della frase.

Se, invece, impiega troppo tempo a rispondere a una nostra domanda o dimostra di non averla compresa, possiamo ripetere la richiesta in maniera più chiara, sempre dando al piccolo il tempo di formulare la sua risposta.

Ripeti ciò che dice aggiungendo dettagli

Nel momento in cui il bambino è in grado di formulare periodi più complessi, possiamo stimolare lo sviluppo del linguaggio ripetendo ciò che dice e ampliandolo con nuovi dettagli e concetti.

Ad esempio, se il piccolo dice “Questa è una macchina rossa” possiamo rispondere “Esatto, è una grande macchina rossa”. Lo stesso per i tempi verbali. Se il bambino dice La bambina che gioca sull’altalena” gli si può rispondere “Esatto, la bambina sta giocando sull’altalena”.

Conclusioni

In conclusione, l’esperienza dell’apprendimento può essere un’avventura da condividere con i più piccoli alla scoperta di nuovi modi di comprendere e raccontare il mondo.

L’importante è aver sempre rispetto del percorso individuale di ogni bambino, e non sottovalutare le sue capacità: ognuno di essi può riservare sorprese inaspettate se li si mette in condizione di crescere ed esprimersi!

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