I cambiamenti fisici durante il primo trimestre di gravidanza

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Ci siamo! Dopo aver atteso e sperato con trepidazione, finalmente il test di gravidanza è positivo… e adesso? Se questa è la prima volta che aspetti un bambino, è possibile che, accanto all’entusiasmo, faccia capolino un po’ di ansia. Niente paura! In questo articolo ti guideremo alla scoperta dei cambiamenti a cui andrai incontro di qui a breve, concentrandoci in particolare su ciò che puoi aspettarti nel primo trimestre di gravidanza.

Una fase fondamentale per lo sviluppo del bambino

Il primo trimestre di gravidanza è il periodo che va dal momento del concepimento fino a circa 13 settimane di gestazione. Nonostante sia il momento in cui i cambiamenti fisici sono meno evidenti, si tratta di una fase fondamentale per un sano sviluppo del piccolo.

Non solo: è questo il periodo in cui i futuri genitori cominciano a confrontarsi con nuovi equilibri e necessità, e in cui la mamma deve prendersi cura di se stessa e del nascituro con un’attenzione particolare alla dieta e alla messa in pratica di sane abitudini.

Cosa succede nel primo trimestre di gravidanza?

primo trimestre di gravidanza

Ma cosa accade esattamente nel corpo della donna durante il primo trimestre di gravidanza?

Cominciamo dalla fecondazione. A circa 14 giorni dall’ultima mestruazione, una cellula uovo viene espulsa da una delle due ovaie e comincia a percorrere la relativa tuba di Falloppio verso l’utero. È durante questo breve viaggio che normalmente avviene la fecondazione da parte di uno degli spermatozoi rilasciati dal padre.

La nuova cellula, formata dal patrimonio genetico di entrambi i genitori biologici, prende il nome di zigote e da questo momento inizia a moltiplicarsi, mentre il passaggio verso la cavità uterina prosegue. Una volta raggiunto l’interno dell’utero, generalmente entro 3-5 giorni, lo zigote avrà l’aspetto di una sfera detta blastocisti, che impiegherà qualche giorno per impiantarsi correttamente nella parete uterina.

Dalla blastocisti saranno generati l’embrione e tutte le strutture necessarie al suo sviluppo, tra cui placenta e sacco amniotico. L’impianto della blastocisti nella cavità uterina darà, inoltre, il via alla produzione di ormoni specifici, come ad esempio la gonadotropina, necessari perché il corpo smetta di produrre ovuli e si concentri sul proseguimento della gravidanza.

Durante la fase embrionale si formerà la maggior parte degli organi interni e delle strutture esterne del corpo. Generalmente lo sviluppo degli organi comincia intorno alla quinta settimana di gravidanza, ossia a circa tre settimane dalla fecondazione,

Ad eccezione del cervello e del midollo spinale, che richiedono tempi più lunghi per formarsi correttamente, quasi tutti gli organi saranno presenti entro le 12 settimane di gravidanza. Si tratta di un momento delicato, poiché l’embrione è molto vulnerabile all’effetto di farmaci o virus, e il rischio di un aborto spontaneo è sensibilmente più alto rispetto ad altre fasi della gestazione.

Cambiamenti fisici

primo trimestre gestazione

Interruzione del ciclo mestruale

Il primo cambiamento evidente è l’assenza delle mestruazioni, ed è solitamente questo il sintomo che porta le future mamme ad effettuare un test di gravidanza. Alcune donne dichiarano di sentirsi strane o diverse, come se sentissero di essere incinte, tuttavia non ci sono studi che misurino la validità di queste affermazioni.

All’incirca dopo 8-10 giorni dal concepimento possono verificarsi delle lievi perdite di sangue dalla vagina. Non è un sintomo preoccupante e non è detto che si tratti di minacce di aborto: in realtà il sanguinamento, se presente, è dovuto all’impianto della blastocisti nella parete uterina, che causa una maggiore irrorazione sanguigna.

Malesseri a livello gastrointestinale

A questo punto i primi cambiamenti fisici possono essere blandi, ma generalmente riconoscibili. Nei primi tre mesi di gestazione è molto comune soffrire di nausea, sintomo che si accompagna generalmente a un olfatto più sensibile del solito, il che può peggiorare il senso di malessere. In contemporanea possono verificarsi cambiamenti dell’appetito e minore tolleranza ad alcuni alimenti, come pesce o uova.

Non è insolito che cambi anche la frequenza urinaria, con un maggiore senso di incontinenza.

Variazioni nei livelli di energia

Altro sintomo comune è un diffuso senso di stanchezza o fatica. Non sentirti in colpa se a volte avrai la necessità di riposare nonostante le tante cose da fare: è un modo per il tuo corpo di concentrare le energie sullo sviluppo dell’embrione. L’affaticamento, però, può essere dovuto anche a cali di pressioni o a un abbassamento dei livelli di ferro nel sangue, come vedremo più avanti.

Altri cambiamenti che potresti notare

Un ulteriore cambiamento che potresti osservare riguarda il seno, che potrebbe gonfiarsi e diventare più sensibile, con i capezzoli più scuri.

È normale anche avvertire dei fastidi o un senso di pesantezza in corrispondenza della zona pelvica, ma per la pancia ci sarà da aspettare un po’, dato che di solito comincia a gonfiarsi visibilmente dopo la 12esima settimana.

Cambiamenti psicologici

Come accennato in apertura, il primo trimestre di gravidanza è solitamente un periodo in cui l’umore può essere altalenante tra eccitazione e paura: da una parte la gioia di diventare genitori, dall’altra il timore di non poter fare abbastanza perché il piccolo sia felice. È una paura naturale, soprattutto con il primo figlio, che quasi tutti i futuri genitori sperimentano.

Questa condizione di ansia può essere acuita da alcuni fattori.

In primo luogo, bisogna tener conto della situazione lavorativa ed economica della famiglia. Sebbene attualmente la maggior parte delle gravidanze sia programmata, non bisogna sottovalutare l’impatto che l’arrivo di un figlio potrebbe avere sulle finanze familiari, in particolare se la donna non ha un impiego stabile o regolare. A proposito di ciò, la paura di subire un trattamento diverso sul posto di lavoro o addirittura di non veder rinnovato il proprio contratto potrebbe essere causa di ulteriore stress.

Per questo motivo è fondamentale che, al supporto di medici e professionisti, si affianchi quello del partner, che deve poter essere un punto di riferimento per la donna sin dalla gestazione e non solo dopo la nascita del piccolo.

Da tenere in conto, infine, sono le fluttuazioni ormonali e i relativi cambiamenti di umore che, particolarmente nel primo trimestre di gravidanza, possono essere repentini e difficili da controllare.

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Cambiamenti clinici: cosa tenere d’occhio

Da un punto di vista clinico, è fondamentale prendersi cura di sé per una maggiore salute del nascituro. In generale, la prima visita medica dovrebbe avvenire entro la decima settimana, in modo da identificare con il dovuto anticipo eventuali problematiche della madre o del bambino.

Non è insolito che la donna possa soffrire di anemia durante il primo trimestre di gravidanza, a causa dell’aumento di volume del sangue in circolo al quale non corrisponde un eguale incremento del numero di globuli rossi e piastrine, condizione naturale ma che bisogna tenere d’occhio ed eventualmente trattare con l’assunzione di integratori.

Altra precauzione suggerita è l’assunzione di acido folico per prevenire difetti nello sviluppo neurale del nascituro.

In generale, infine, si consiglia un’alimentazione variegata e sana, accompagnata da un’attività fisica leggera ma costante per favorire il benessere psicofisico di mamma e bambino e tenere sotto controllo l’aumento di peso.

Assolutamente da evitare sono fumo e alcolici, che potrebbero compromettere il sano sviluppo dell’embrione e successivamente del feto, mentre per l’eventuale assunzione di farmaci è necessario confrontarsi con il medico curante.

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